Digital Customer Experience
Apr 04, 2018
Perrine Ripert
Contact
email email

Digital marketing: ecco gli strumenti per costruire una strategia di successo

Home > Digital Customer Experience > Digital marketing: ecco gli strumenti per costruire una strategia di successo
Nel 2018 le aziende investiranno a livello mondiale il 40,2% del budget pubblicitario sul web. Questo dato conferma la crescita e il peso sempre più rilevante del digital nelle strategie di marketing. Nel 2017 la pubblicità online è infatti cresciuta del 13,7%, raggiungendo un valore stimato in 204 miliardi di dollari. Ma a budget più consistenti non corrispondono sempre risultati migliori. Gli strumenti sono tanti e la tentazione di farsi prendere dalle mode può essere forte. A dispetto della strategia di business o dei risultati che una determinata azione comporta.

Il digital oggi offre una moltitudine di strumenti tra cui può essere molto difficile scegliere. Per orientarti tra i tanti strumenti disponibili devi definire il ruolo che ha all’interno della tua strategia. E poi misurarne l'impatto.

Ecco le domande chiave da porsi:

- Qual è il principale obiettivo strategico del tuo sito?

- Se dovessi scegliere un’unica metrica per capire l'andamento del tuo business quale sceglieresti?

- Quali metriche ti indicheranno come stai agendo sulle 3 prime priorità di business?

Distingui i fattori "Nice to know" dai  "Have to Know".

- Identifica la principale minaccia del tuo business. Ti ci stai già confrontando? Sta arrivando?

- Immagina di avere 100€ di budget per le attività digital, come li distribuisci? in quale attività investiresti di più?

Blog_36

1. Se non misuri non controlli

Oggi i dati sono importanti come mai prima d’ora, e mai come oggi sono a portata di mano. Spesso però ci concentriamo su metriche inutili che rendono il processo di analisi dei dati faticoso e poco rilevante. Anche perchè quello che conta non sono i dati in se stessi ma la nostra capacità di leggerli ed interpretarli, in prospettiva del  nostro obiettivo.

Se hai risposto alle giuste domande otterrai i tuoi 2 o 3 kpi. “Pochi ma buoni”. Ricorda che il modo per utilizzare al meglio i dati è "focus on the critical few, not the insignificant many."

A questo punto non ti resta che scegliere lo strumento con cui monitorarli. E alcuni sono gratuiti. Uno dei più noti e potenti è Google Analytics. Il segreto è settarlo nel modo giusto perché tracci esattamente, e specificamente, solo i dati di cui necessiti. Oggi ancora molte aziende non hanno impostato il tracciamento degli strumenti coerentemente con la propria strategia. E questo gli impedisce di controllare se quello che stanno facendo porta risultati.

 

2 - Metti l’utente al centro

La grande sfida del Digital Marketing è il cambiamento culturale che impone ai marketers. Oggi il fulcro del piano di marketing è la persona, non più il brand. Saper intercettare i suoi bisogni, nel momento alto del funnel è la vera sfida. In questo modo, potrai fornire contenuto di valore in ogni fase del buyer journey, costruire una relazione, contribuire alla costruzione del valore del tuo brand. Ecco cosa chiederti a proposito delle persone.

- Chi sono i tuoi Buyer Persona? Analizza il database e identifica cluster rilevanti per numerica o per redditività (segmentazione) e analizza chi sono. Incontrali. Conoscili. Intervistali. Poi trasforma questa conoscenza nel tuo “modello”. Il nostro mantra è “Stay Human. At Scale”

- Per ognuno di loro domandati: qual è il loro Buyer Journey? chi e cosa li influenza? quali sono i criteri di valutazione?  Tra di loro ci sarà chi acquista offline dopo avere fatto ricerce online, chi fa tutto online o viceversa tutto offline. È importante conoscerli e capirli così da attivare per ognuno i touchpoint  e lo storytelling più rilevante.

- Cosa cercano e come cercano? È questo il nodo della questione per poter intercettare e portare soluzioni davvero utili. Oggi tutti cercano per lo più tramite Google, ed è quindi indiscutibile l’importanza del posizionamento. Ma navigano anche sempre più spesso da smartphone. E infatti Google ha iniziato a indicizzare i contenuti a partire dalle versioni mobile dei siti.

E qui ci aiuta la SEO. Anche qui il web ci viene in aiuto con strumenti utili, e talvolta gratuiti come answerthepublic.com. Intuitivamente mostra a quale significato/area le persone associano le keyword. Altri tool più robusti come SEMrush o Moz ti permettono di sviluppare una logica SEO ancora migliore. Ricorda che puoi creare contenuti belli e interessanti, ma se non sono reperibili diventano totalmente inutili, praticamente non esistono.

buyer persona

3 - Social Media

Gli utenti attivi sui social sono ad oggi più di 3 miliardi nel mondo e di questi 9 su 10 accedono via device mobile.  Dedichiamo ai social circa 2 ore ogni giorno. Non serve dire altro per far capire il ruolo che hanno nella nostra vita, soprattutto quelli di Zuckerberg. L'app più usata in Italia è WhatsApp, seguita da Facebook, al terzo gradino del podio si attesta Messenger e a seguire troviamo Instagram.

Nonostante il ruolo dominante di Mr. Facebook, c’è un mondo là fuori. E dobbiamo essere consapevoli che l’utente naviga da social a social in modo fluido. Non possiamo creare strategie pensate ad hoc per ogni canale, ma piuttosto per utente, inserendoci nei social più adatti rispetto a ognuno di loro. In questo approccio ciò che conta è la visione d'insieme, la capacità di valutare i nostri contenuti con gli occhi delle persone e, quindi, la capacità di raccontare le nostre storia, indipendentemente dal mezzo che usiamo, costruendo uno storytelling transmediale.

Partendo dalle persone ti sarà molto più facile individuare i canali, le piattaforme da usare. E il risultato che ti aspetti da ognuna

Se non possiamo trascurare Facebook che ha 34 milioni di utenti attivi in Italia, non possiamo nemmeno dimenticarci di altre piattaforme. Per esempio se lavori nel turismo aprire una premium page su Tripadvisor  (la 9° app più diffusa in Italia), fa sicuramente al caso tuo; se vendi abbigliamento per teenager un programma di affiliation su 21 buttons  potrebbe essere un'opportunità; e così via, se hai uno studio di interior design devi essere su Houzz e se fai un lavoro creativo non puoi dimenticarti di Pinterest.

 

4 - CRM

Il CRM (Customer Relationship Management) è il database dei tuoi clienti e probabilmente il patrimonio informativo di maggior valore. E’ qui che puoi trovare informazioni rilevanti sulla propria customer base per riuscire a valutare i propri investimenti:

  • qual è il tuo cliente tipo? quale cluster è più profittevole? e quale più potenziale (perchè magari poco penetrato)
  • in quale area geografia vendi di più?
  • il repeat di acquisto incide sulla profittabilità? ci sono opportunità di upselling?
  • Quali sono le difficoltà che un cliente incontra con la tua azienda?
  • Quali sono le opinioni sul tuo prodotto ed i tuoi processi?

Sul mercato ci sono numerosi strumenti di CRM, ma il numero 1 al mondo è sicuramente Salesforce, che aiuta a migliorare l’efficienza dell’azienda anche attraverso la Marketing Automation.


Non esiste dunque un unico modello applicabile a tutte le aziende. Ognuno deve costruire la propria strategia di marketing digitale in base alle proprie esigenze, ai propri obiettivi e tenendo conto dei rischi specifici che possono derivare dalle sfide quotidiane.

views zoom copy 17
11455
< Previous post All posts Next post >
La tua casella email merita contenuti interessanti!

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato su tutti gli ultimi trend del mondo digital.

Toc Toc. È ora di aggiornarsi.
La tua casella email merita contenuti interessanti!

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato su tutti gli ultimi trend del mondo digital.

No grazie. La mia casella email va bene così.
Articoli correlati
Digital Customer Experience

Jan 11, 2022

By Patricia Peñalver

Neuromarketing: cosa succede nella mente del consumatore

Digital Customer Experience

Dec 13, 2021

By Belén Vidal

Strategia di differenziazione ed esperienze personalizzate nel settore alberghiero

Digital Customer Experience

Nov 19, 2020

By Cristina Sáinz de la Flor

Cos’è il fenomeno “phygital” nella customer experience?