Marketing 360º
Mar 04, 2021
Natalia Bergareche
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Due nuove proposte di legge a livello europeo per il settore digitale: il Digital Service Act e il Digital Markets Act

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Il quadro giuridico europeo viene costantemente rinnovato per adeguarsi alle reali esigenze del mercato, con particolare attenzione all'ambito digitale. Il Digital Service Act e il Digital Markets Act sono due nuovi progetti di legge che perseguono obiettivi diversi.

La Commissione Europea ha presentato due nuove proposte di legge che promettono grandi novità per il settore, in particolar modo per le società tecnologiche: il Digital Service Act (DSA) e il Digital Markets Act (DMA)

Dalla legge sul commercio elettronico non ci sono state molte novità in questo campo, ma sembra che il quadro giuridico europeo poco a poco si stia aggiornando. L'obiettivo delle proposte che sono sul tavolo del Parlamento europeo è quello creare uno spazio digitale più sicuro che promuova mercati digitali più equi e aperti. Il presupposto è aumentare la parità di condizioni nell'innovazione delle imprese, nella loro crescita e competitività.

Cosa sono il Digital Service Act e il Digital Markets Act

 

Gli interventi proposti con il Digital Service Act (DSA) e il Digital Markets Act (DMA) 

Per avere tutti gli insight relativi al DSA e al DMA, abbiamo intervistato Marta Becerra, Acting Director General di Adigital (Associazione spagnola di Economia Digitale). 

Con la sua conoscenza del settore, ci aiuterà a comprendere meglio la portata di queste due proposte di legge e l'impatto che potrebbero avere tanto sulle aziende che forniscono servizi digitali come sull'utente finale. 
 

WAM: Cos'è esattamente il Digital Services Act (DSA) proposto dalla Commissione Europea?

Marta Becerra: La legge sui servizi digitali o DSA è stata creata per aggiornare e integrare la Direttiva sul commercio elettronico, sviluppata alla fine del secolo scorso ed entrata in vigore attraverso la legge sui servizi della società dell'informazione e del commercio elettronico.

I responsabili della Commissione europea, evidenziando che l'attuale paradigma digitale è lontano dalla situazione in cui ci trovavamo quando questa legge entrò in vigore nell’ormai lontano 2000, hanno ritenuto necessario un aggiornamento del quadro legislativo.

 

WAM: Cosa si sta cercando di fare con questa legge? 

M. B.: In breve, secondo la Commissione europea, questa legislazione deve cercare di modernizzare le regole dei servizi digitali mantenendo i principi essenziali che hanno permesso l'evoluzione e il consolidamento di questi modelli di business, chiarendo però i concetti di responsabilità dei fornitori di servizi digitali e aumentando la responsabilità di questi servizi.

 

WAM: E la legge sui mercati digitali (DMA)?

M. B.: Si tratta di un nuovo regolamento rivolto alle grandi aziende tecnologiche, i gatekeepers nell'ambiente del mercato digitale, secondo i criteri della Commissione europea. Il Digital Markets Act mira a stabilire nuove regole che facilitino la creazione di un ambiente competitivo nei mercati digitali, evitando la frammentazione legislativa del mercato interno da parte dei regolamenti che si stanno realizzando, per questo settore, a livello nazionale.

DSA/DMA mercati digitali

 

WAM: A cosa risponde questa proposta?

M. B.: Risponde alla considerazione della Commissione Europea che, a causa dei diversi impatti che questi servizi hanno su diverse sfere tanto economiche come sociali, hanno la capacità di stabilire un proprio paradigma e che a volte sono persino capaci di controllare interi ecosistemi di piattaforme.

 

WAM: Che impatto possono avere sui consumatori?

M. B.: Le iniziative mirano a rafforzare la protezione dei consumatori e dei loro diritti fondamentali online, stabilendo un solido quadro di trasparenza e responsabilità per le piattaforme digitali e promuovendo al contempo l'innovazione, la crescita e la competitività nel mercato unico.

In definitiva, l'obiettivo è quello di promuovere un ambiente commerciale più equo per le aziende che sono in qualche modo dipendenti dalle grandi imprese per offrire i loro servizi nel mercato unico e per dare ai consumatori una scelta più ampia e con migliori servizi digitali.

Come influisce il DSA/DMA sui consumatori?


WAM: Al momento ci sono due proposte, è possibile che vengano approvate? Quando potrebbero entrare in vigore?

M. B.: Per procedere, il Parlamento europeo e gli Stati membri dovranno prima discutere la proposta della Commissione secondo la procedura legislativa ordinaria. Questo processo può durare mesi, anche anni, a seconda degli emendamenti e del consenso generato da questa proposta legislativa. Se entrambi i regolamenti saranno infine adottati, diventeranno direttamente applicabili in tutta l'Unione europea.


WAM: Che tipo di imprese digitali saranno coinvolte?

M. B.: Questo nuovo regolamento europeo stabilirà gli obblighi da rispettare per tutte le aziende digitali, dalle più piccole alle più grandi. Tuttavia, il regolamento differenzia quattro tipi di aziende, stabilendo diverse responsabilità secondo le loro dimensioni, il loro ruolo e il loro impatto sull'ecosistema digitale. In altre parole, l'obiettivo è che le misure siano proporzionali: non sarà quindi uguale l’impatto per una piccola azienda di web hosting rispetto a quello per grandi compagnie.
 

WAM: Le organizzazioni sono pronte ad adattarsi a questo nuovo quadro normativo?

M. B.: Più che guardare se si è preparati per questo nuovo quadro normativo, sarebbe interessante analizzare se il momento è giusto e se sarà vantaggioso per le aziende. In sintesi, sono le grandi aziende tecnologiche che hanno permesso lo sviluppo dello spettro delle piattaforme digitali e il consolidamento di un vero mercato digitale comunitario, poiché hanno creato un luogo dove la domanda e l'offerta di servizi digitali possono incontrarsi. 

Pertanto, la Commissione deve tenerne conto quando regola e offre un quadro di garanzia flessibile che risponda a un ambiente in evoluzione come il digitale, dove l'essenziale è innovare, offrire soluzioni ai cittadini e perseguire il progresso che migliori la vita di tutti.

 

WAM: Da quando la direttiva sull'e-commerce è stata approvata nel 2000, praticamente nulla è cambiato dal punto di vista legislativo.

M. B.: Questo è qualcosa che merita un'analisi profonda. La realtà è che dopo vent'anni di sviluppo e consolidamento dell'ecosistema digitale, adattare le regole al nuovo ambiente è importante e ha molto senso. Ogni volta che si regola, e ancora di più in un settore così dinamico, non bisogna perdere di vista la ripercussione e l'impatto della proposta sull'economia, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione, in questo caso, soprattutto in Europa. 

È essenziale fare un'introspezione per assicurarsi che la legge nasca da un bisogno reale e non da pressioni. La digitalizzazione è necessaria per il progresso e la modernizzazione della società.
 

WAM: Queste due leggi sono sufficienti per rinnovare il quadro giuridico dell'Unione Europea e rispondere alle esigenze attuali?

M. B.: Regolamentare il mercato digitale è una necessità. Ma il DSA e il DMA non correggeranno il divario tra il vecchio continente e i due poli di potere che modelleranno il futuro dei prossimi anni. La cooperazione tra le istituzioni dell'UE e l'industria dell'economia digitale sarà vitale nei prossimi mesi per trovare una soluzione coerente che protegga, migliori e non appesantisca la vita quotidiana del consumatore europeo, che alla fine sopporterà il peso delle differenze con i concorrenti statunitensi e cinesi. L'Unione europea deve perseguire una regolamentazione equilibrata per le grandi imprese digitali: un equilibrio tra la necessità, da un lato, di mantenere una concorrenza non falsata e, dall'altro, la realtà di favorire gli interessi dei consumatori.

 

 

WAM: Nel 2020, 7 aziende su 10 hanno accelerato la loro trasformazione digitale, soprattutto le PMI. In che modo le proposte potrebbero danneggiarle o aiutarle?

M. B.: Anche se in teoria uno degli obiettivi di questa legge è quello di eliminare le barriere d'accesso e alla crescita, sarà interessante vedere se ciò possa finire per essere dannoso per la trasformazione digitale delle aziende
Una legge come il DMA, rivolta principalmente alle big tech, può danneggiare l'intero tessuto imprenditoriale digitale, dato che queste grandi aziende sono il pilastro del mercato digitale europeo. Se questo nuovo regolamento dovesse portare a una contrazione economica per le grandi aziende tecnologiche, ci sarà il rischio di vedere un effetto domino che finirà per danneggiare anche le piccole e medie imprese.
 

WAM: Allo stesso modo, cosa comportano queste proposte per i grandi player (Google, Amazon...)?

M. B.: Per le grandi piattaforme online, il DSA stabilirà requisiti specifici in aree come il controllo o la trasparenza. Inoltre, per queste grandi aziende, si stabilisce anche il DMA, che richiederà misure come l'interoperabilità. Questi regolamenti stabiliscono sanzioni tra il 6% e il 10% del fatturato globale di queste aziende se non rispettano alcune delle misure adottate. Una regolamentazione sproporzionata ne ostacolerebbe lo sviluppo e il business oltre ad avere un impatto negativo sull'intero ecosistema digitale europeo.

In conclusione, e analizzando le risposte di Marta Becerra, si può dire che le nuove proposte digitali porteranno importanti cambiamenti al panorama digitale (soprattutto tra le grandi aziende tecnologiche). Allo stesso tempo, tutto ci dice che c'è ancora molta strada da fare prima della loro approvazione. Le organizzazioni hanno ancora un margine per prepararsi ai nuovi possibili requisiti.

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